mercoledì 19 marzo 2008

Cosa ne sarebbe stato di Nick Drake se avesse avuto la sua pagina su MySpace?



C'è un intero esercito di Disbanded che deve la propria Disbandedness a un terribile talento: quello che viene fuori dopo la loro morte. E' accaduto a scienziati, artisti, poeti. Perfino a Totò. E poi è accaduto a Nick Drake, il più romantico dei Disbanded, scomparso a 26 anni dopo una dose troppo massiccia di Tryptizol, il farmaco con cui si curava dopo il collasso nervoso. In vita, Drake incise solo 3 dischi. Tre perle. Che però non comprò nessuno, facendolo vagare tra mestieri diversi, città diverse, malattie e ospedali. Di lui non esiste nemmeno un filmato, solo qualche foto. Forse oggi un talento del genere avrebbe qualche possibilità in più per non passare inosservato. O forse invece verrebbe sommerso dai milioni di profili MySpace e dalle varie Puppini Sisters che trovano la gloria su YouTube, e la fine sarebbe la stessa. Cambierebbe solo il nome del farmaco. Consiglio questa, questa che è la mia preferita, e questa.

Elvis has left the building (before Nick).

12 commenti:

Anonimo ha detto...

Non avrebbe avuto la segnalazione su Ted Disbanded.

Anonimo ha detto...

La mia preferita è fruit tree.

Anonimo ha detto...

Splendide I've been smoking too long (autobiografica, immagino) e which will (tell me now which will you love the best).

Anonimo ha detto...

Bravissimo Ted, ho tutti e tre i dischi e non ci si stanca mai di ascoltare Nick Drake.
Anzi, ora lo metto su.

P.S.: Per chi ne vuole sapere di più sulla sua vita, c'è anche il libro di Stefano Pistolini, "le provenienze del'amore", edito da Fazi.

Ted ha detto...

Mi segnalano anche:

Venerdì 28 marzo, ore 18.30
Libreria Bookàbar – Palazzo delle Esposizioni
Roma

Journay to the stars
I testi di Nick Drake
di Paola De Angelis
(Arcana edizioni)

Insieme all’autrice
Ernesto Assante, giornalista di Repubblica

Entrata indipendente via Milano 15/17 e dalle sale delle mostre
Ingresso gratuito

A seguire Happy Hour

Anonimo ha detto...

Meraviglioso Drake.
si sentono tutte le molecole rigenerarsi.

Sin

Anonimo ha detto...

Che razza di pasticcio all'italiana, quella canzone di Antoine. Non accontentandosi di averne plagiato la musica da "Rainy day women" di Dylan (da Blonde on blonde), gli autori Gian Pieretti e Ricky Gianco vollero aggiungergli una ciliegina demenziale, con quel "ti tirano le pietre" che suonava come una traduzione imparaticcia e spannometrica dell'originale "everybody must be stoned" scritto da Dylan per la canzone originale: come se "stoned" volesse dire "lapidato" anziché strafatto. Lo stesso genere di goffa cazzonaggine che ha spinto Vasco a far suonare a randellate la sua cover "Gli spari sopra" come il verso originale di "This party's over" degli Emotional Fish. Contenti loro. Salute a tutti. Marco

Ted ha detto...

Grazie Marco, storia bellissima e Disbanded.

Anonimo ha detto...

Sinceramente, ascoltandolo, non ci trovo niente di così entusiasmante in Nick Drake. Voglio dire che forse siamo un po' tutti accecati dalla sua triste storia e lo eleviamo a genio incompreso, senza magari renderci conto che nella sua musica non c'è tutta questa genialità. Se lo avessimo sentito suonare per strada gli avremmo tirato le pietre...

Ted ha detto...

Ah, se glielo avessero detto a Nick: un giorno qualcuno sosterrà che ti stanno sopravvalutando...

Anonimo ha detto...

Potrei sapere perfavore
qual'è il titolo della prima questa, tra le tre.

non riesco ad aprirla. ho pazientato pensando fosse un fatto momentaneo causato dal mio pc, ma ancora non mi appare.

grazie

Sin

Anonimo ha detto...

Nick fa anche da colonna sonora a questo spot VW, anzi direi che fa da colonna e basta:

http://www.youtube.com/watch?v=BIOW9fLT9eY