giovedì 27 ottobre 2011

L'unico flash-mob che funziona in Italia.



Facciamo finta che sia una case-history pubblicitaria, una delle tante che passano sulle nostre scrivanie di agenzia. Il problema: portare molte persone in un nuovo centro Trony di Roma, e possibilmente generare anche un passaparola e una notiziabilità (ingredienti fondamentali per la riuscita finale della torta). Della soluzione parleremo tra pochissimo. Prima vediamo il risultato: code dalle 4 e mezza di mattina, un terzo di città bloccata, articoli su tutti i quotidiani online e non solo, e un posto tra le 5 notizie principali sul TG5 della prima serata. Un risultato che qualsiasi flash-mob o guerrilla si sognerebbe, obiettivamente. Il tutto realizzato come? Ve lo mostro io: con dei poster. Mi correggo: dei brutti poster. Senza creatività. Scritte a caratteri cubitali che annunciano l'apertura del centro. Più qualche volantino da apocalisse, con mega sconti in evidenza. Cosa dimostra tutto questo (a parte che siamo un popolo totalmente allo sbando)? Non lo so, e non lo voglio sapere. È un problema solo italiano? Può darsi. Un brutto poster e dei semplici volantini possono funzionare molto meglio di una innovativa "operazione"? Assai probabile. I clienti si stancheranno presto di sentirci raccontare le nostre idee di finti cortei, pupazzi, scale mobili e strutture per ripiegare su dei retro autobus realizzati su un PC in ditta? Lo stanno già facendo. Ma noi continueremo a spremere le nostre meningi affinché il mega-poster "prossima apertura" non sia l'unica soluzione possibile, e cercheremo sempre un'idea. Magari non genereremo ingorghi intorno a Trony, ma forse ci porteremo via un premio da qualche parte con una case-history rivoluzionaria. Sono due lavori diversi mamma, l'ho sempre sospettato.

Elvis has left the building.

6 commenti:

Gianni ha detto...

Mah. Secondo me esistono delle cose difficilmente migliorabili, come la tazza, il cucchiaio e i titoli "Prossima apertura" e "prezzi sottocosto".

Da giovane copy fui incaricato di pensare a un'alternativa a "Saldi" per Coin. Proposi, fra le altre cose, "Occasioni di shopping", espressione che credo sia stata usata poi da Coin per oltre venti anni. Resto comunque dell'idea che, se devi dire "Saldi", "gratis", "svendita" o "3x2" è difficile trovare espressioni più chiare e non credo che il mio "occasioni di shopping" fosse meglio di "saldi".

Non mettere la targhetta "ingresso" sulla porta di un negozio non è originalità: spesso è cattiva comunicazione.

Su Internet quando si scrive "clicca qui" la gente clicca di più. Non perché sia scema, ma perché quando sta decidendo cosa fare le indicazioni chiare la aiutano.

D+R ha detto...

Non confondiamo la comunicazione di un'offerta con l'offerta in sè. Tutta quella gente c'è stata solo per i super sconti (http://www.scontioffertepromozioni.it/2011/10/volantini/trony-ponte-milvio-sottocosto-offerte-nuova-apertura/). Avere un Iphone 4 a 399 o una ps3 a1 149 risparmiando parecchio e solo per quantità limitate di prezzi provoca in ogni caso una ressa del genere.

Quei poster centrano poco o niente.

Mi piace poter pensare (o illudermi) che se al posto di squallidi poster ci fosse realmente stata un'operazione di marketing mirata e creativamente apprezzabile, forse la gente sarebbe stata il doppio o il triplo.

Ted ha detto...

Anche a me piace pensarlo D+R. Altrimenti sarebbe la fine.

Però dobbiamo prendere atto che quei poster hanno fatto il loro lavoro, e non abbiamo la controprova che un'operazione più creativa avrebbe funzionato meglio. Purtroppo.
Poi, come scrive bene Yoga, alcune cose sono difficilmente migliorabili.

LukeWarm ha detto...

Ma perchè hai dei dubbi? se vuoi in privato racconto di altro brand che mi ha chiesto di fare cosa analoga a Milano. Luca Menna

davide b ha detto...

sai che non colgo il punto, ted?

da sempre prezzi bassi e promozioni fanno il pienone, succede in ogni paese del mondo. ovviamente non costruiscono una marca nè fidelizzano il cliente, ma se il loro posizionamento è sulla convenienza, hanno fatto benissimo così e qualsiasi altra idea sarebbe stata inutile.

il problema se mai lo vedo quando a comunicare così sono marche con un grande passato e valori forti. e questo sì, succede ormai troppo spesso.

vix ha detto...

Ho un ricordo lontano...le 5 P del marketing mix, formuletta snocciolata da qualche manager della P&G che insegnava fuori orario.
Prezzo era una di quelle P.
E di questi tempi - senza retorica, solo realismo - mi sembra quella che ha obiettivamente più leverage, anche senza supporto creativo. Oltretutto non si vendeva un prodotto, appunto, ma un'occasione di shopping (Yogasadhaka la tua espressione è felice:)